Escursioni con il cane: materiale di emergenza da portare con sé

In una semplice escursione, anche un cane non esposto ai rischi di uno scenario normalmente definito ostile, può ferirsi o avere problemi “sanitari”.

Saremmo in grado di gestire l’evento?

Un’escursione con il quadrupede è priva di pericoli? In caso di un evento negativo, sia esso accada al conduttore sia capiti al K9, ci sarà la possibilità di una rapida soluzione? Saremmo in grado di garantire una celere ospedalizzazione per i traumi più gravi? 

In base alle risposte a queste semplici domande, dovremmo pensare di attrezzarci per garantire e garantirci che nella peggiore delle situazioni, determinate dall’ambiente in cui ci troviamo, le nostre azioni garantiscano almeno la riduzione della velocità, nel limite delle nostre capacità, con cui l’evento possa degenerare.

Alcuni ambienti, come quello boschivo o quello montano, pur trasmettendo ai più senso di serenità, nascondono diverse insidie per noi e per i nostri pelosi…

Diamoci delle priorità:

•Comunicazione, una delle basi fondamentali:

Informiamo SEMPRE qualcuno dell’itinerario (di cui è giusto aver piena consapevolezza, dato che perdersi, a seconda dell’ambiente, è un attimo!) e degli orari dell’escursione. Durante il tragitto, tra una foto e l’altra, controlliamo periodicamente dove la linea telefonica prende, in modo che, se succedesse qualcosa, basterà ripercorrere a ritroso l’itinerario per poter chiedere il supporto di cui necessitiamo.

Sembra assurdo anche solo pensarlo, ma, se dovesse accadere qualcosa, il cane non sarebbe in grado di comunicare con i soccorsi!

Quindi è importante gestire al meglio la sicurezza della scena e la nostra sicurezza perché, se fossimo noi a dover soccorrere per primi, dobbiamo aver la certezza di poter comunicare, valutando e poi descrivendo nella maniera più efficace possibile l’accaduto.

Quindi partiamo da noi: cosa ci può esser utile avere al seguito durante un’escursione?

•Acqua.

Portiamone a sufficienza per noi e i nostri amici a 4 zampe e selezioniamo appositi contenitori per fruirne al meglio.

Contenitore per l’acqua

Viveri di conforto.

In un momento di stanchezza fisica o/e emotiva “caricare” il corpo di energia può assicurare (in caso di necessità) di raggiungere una posizione idonea per farci aiutare.

Barrette

Paracord/lacci da scarpe.

Anche i Giapponesi ritengono la rottura di un laccio un pessimo presagio.

È saggio farsi trovare pronti, perché camminare con i lacci rotti è logorante fisicamente e psicologicamente.

Lacci

•”Nastro telato”.

Vi è mai capitato si staccasse la suola dalla tomaia?

Beh, vi assicuro che anche fare pochi passi metterebbe alla prova chiunque.

NB: Non è necessario portarne un rotolo intero, qualche giro attorno ad un pennarello sarà più che sufficiente.

Nastro telato

PINZA MULTIFUNZIONE.

No, non siamo McGiver quindi, per piccole riparazioni che richiedono l’impiego di un attrezzo, il “coltellino multiuso” può risultare inefficace.

Pinza multifunzione

Cappellino.

La testa, come le altre estremità del corpo, è fondamentale per regolare la temperatura. Surriscaldare o raffreddare eccessivamente il cervello, fino a farsi venire il mal di testa, rovinerebbe il “dopo cena”.

•Guanti.

Le mani fredde danno fastidio (leggi cappellino).Inoltre, perché rischiare di ferirle?

•Poncho.

*Inzupparsi d’acqua piovana durante una camminata disperde calore corporeo ed energie.

Poncho

•Torcia frontale.

*Per varie ragioni, può capitare di tardare rispetto ai programmi. Avere la certezza di poter vedere l’itinerario non è poi così male.

Torcia frontale

•Emergency Sleeping Bag.

*Un nome così lungo per dire: “se proprio no  è giornata… Beh, aspettiemo domani senza morire di freddo…

•Accendino “Antivento”

Direi che, se oltre a non morir di freddo nella notte, si può aver un minimo di tepore… dai, non sarebbe male!!!”

Accendino antivento

•Fischietto

Avevamo avvisato dei nostri tempi di percorrenza… Strano ma vero, siamo riusciti a far preoccupare anche chi è abituato ai nostri ritardi abissali… Che dire, un fischietto è una maniera dignitosa per attirare l’attenzione di chi ci verrà a cercare.

È ora di esser veramente pessimisti.

Ma se ci facessimo male? (Noi o i nostri cuccioli)

È utile esser pronti. (In base alle nostre capacità).

IFAK-K9

Non è una definizione oscena, bensì l’abbreviazione di:

Kit di Primo Soccorso per Cani (in realtà impiegabile anche per le necessità dei conduttori)

Quindi, cosa può servire?

Dott. Dolittle e Dott. House sono “prodotti cinematografici”, l’escursionista&conduttore K9, agendo sulla base delle proprie conoscenze, adatterà il contenuto a ciò che, di non chirurgico, è in grado d’impiegare per mantenere stabili le condizioni dell’infortunato (naturalmente, seguiranno tutorial ad Hoc).

MUSERUOLA.

*In teoria è buona norma averla sempre al seguito. Nello specifico, se il nostro cane fosse particolarmente spaventato o addirittura dolorante, l’istinto potrebbe portarlo a “tutelarsi” anche aggredendo l’essere umano a cui si è votato.

•GUANTI MONOUSO.

*Oltre che proteggere da contaminazioni biologiche, garantiscono, cambiandoli frequentemente, di individuare con un’apposita manovra ulteriori fonti di sanguinamento.

•TOURNIQUET.

È uno strumento che permette di controllare le Emorragie Massive (quindi pericolose per la vita). Ne esistono di vari modelli (tra i quali anche uno specifico per i cani).

Tourniquet

 Il CoTCCC-K9 dice:

“CoTCCC recommended human-designed windlass limb tourniquets are generally ineffective in canines due to conformational differences; Limb tourniquets are, generally, not warranted to abate extremity hemorrhage in canines.”

Questa affermazione è dettata, oltre che dalle differenze anatomiche tra noi e i nostri cuccioli, dalla struttura stessa della maggior parte dei TQ ad uso umano. Tuttavia ne esiste un modello che, per conformazione, si discosta di pochissimo da quello specifico K9 aumentandone, per logica, l’efficacia.

•GARZA ANTIMICROBICA.

Ideali per comprimere in maniera diretta le emorragie.

Garza

•BENDA D’EMERGENZA.

Indicata per fasciature compressive in diverse zone del corpo.

Benda d’emergenza

•BENDE DI VARIO GENERE.

Ideali per fasciare lesioni lievi e stabilizzare altri presidi.

Bende

•SPLINT.

Stecca modellabile, perfetta per stabilizzare fratture agli arti.

Splint

•CALZARI NEOPRENE.

Lacerazione ai cuscinetti, un tipo di danno che sembra “secondario”, ma che può inficiare parecchio sulle capacità ed energie dei quadrupedi. Perché non proteggerli adeguatamente a seguito di un trauma simile?

Calzari per il cane

CEROTTO.

Laddove la benda nulla può… il cerotto attacca!

FORBICI

Tra garze, bende e cerotto tornano sicuramente utili. 

SALI MINERALI E CORTISONE.

*Opzione da discutere con il Medico Veterinario.

I nostri amici, in alcune condizioni, disperdono sali minerali rapidamente.

Inoltre la presenza di alcuni tipi di piante ed insetti (vedasi processionaria) può  provocare gravi reazioni allergiche che, in alcuni casi, degenerano fino a condurre alla morte, se non contrastate per tempo.

Un po’ di “Pratica Comodità” non guasta…

•CINTURA “CANICROSS”.

*questo tipo di cintura ci permette di portare i nostri “Pelosi” a spasso garantendoci di aver le mani libere, oltre a consentire di trasportare una certa quantità di materiali “pronti all’uso”.

PER CONCLUDERE…

Mi auguro che gli spunti di riflessione forniti siano stati interessanti.😉

…naturalmente sperando che la maggior parte dei materiali sopraelencati rimangano inutilizzati.

“STAY SAFE”

Autore: Fabrizio F.

Cuore Husky Rescue
Italian rescue group specialized in saving and finding adoption to Northern breed dogs.

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